Dopo aver spiegato cosa sono i fondi pensione, vediamo ora nel dettaglio quale comportato scegliere di un fondo pensione.
Se non sai quale comparto scegliere di un fondo pensione questo articolo ti spiegherà cosa valutare e dove cercare le informazioni basilari.
I comparti di un fondo pensione rappresentano le diverse linee d’investimento all’interno del fondo stesso.
Ogni comparto ha caratteristiche specifiche che si adattano ai diversi profili di rischio dei risparmiatori e al loro orizzonte temporale.
Ecco una panoramica dei principali comparti di investimento per capire meglio quale comportato scegliere di un fondo pensione:
Garantito:
- Profilo di rischio: Prudente
- Orizzonte temporale: Breve termine (inferiore a 5 anni)
- Offre la garanzia di restituzione del capitale versato grazie a una gestione prudente delle risorse. È adatto per chi è prossimo alla pensione o ha una bassa propensione al rischio.
Obbligazionario:
- Profilo di rischio: Prudente/Medio
- Orizzonte temporale: Medio termine (5-10 anni)
- Investe principalmente in titoli di debito (obbligazioni) e solo in parte in titoli azionari. Adatto a chi cerca stabilità dei rendimenti con moderata esposizione al rischio.
Bilanciato:
- Profilo di rischio: Medio
- Orizzonte temporale: Medio/lungo termine
- La gestione è bilanciata tra titoli obbligazionari e azionari (dal 31% al 49% del patrimonio).
Azionario:
- Profilo di rischio: Elevato
- Orizzonte temporale: Lungo termine (oltre i 15 anni)
- Investe principalmente in azioni. Adatto a chi cerca rendimenti più elevati, ma con maggiore volatilità.
Dinamico (solo per alcuni fondi pensione):
- Profilo di rischio: Elevato
- Orizzonte temporale: Medio/lungo termine
- Investe in modo dinamico tra obbligazioni e azioni, cercando opportunità di crescita.
I comparti normalmente sono questi sia per i fondi pensione chiusi che aperti, come dicevamo nell’articolo sui fondi pensione, i fondi aperti costano di più ma hanno meno vincoli e quindi si possono trovare fondi aperti con profili azionari più spinti che sui fondi chiusi che invece sono generalmente meno speculativi.
Lo specchietto di cui sopra ci indica e ci fa capire già che se un lavoratore ha davanti a se un periodo di tempo lungo è preferibile che si orienti su comparti dal maggior rischio che consentono però un maggiore rendimento nel lungo periodo.
Per fare le nostre valutazioni prendiamo ad esempio in esame il fondo Fon.te. che poi è quello al quale mi sono inscritto e vediamo quale comparto scegliere di un fondo pensione.
Per una valutazione del comportato per prima cosa ho cercato i comparti di investimento del fondo Fon.te.
Nell’apposita pagina il fondo spiega come sono divisi i comparti, quali sono i benchmark e indica anche i rendimenti storici, sebbene dei soli ultimi 5 anni.
Comparto | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
Conservativo (Garantito) | 1,60% | 0,25% | -0,50% | -7,59% | 4,03% |
Sviluppo (Obbl. Misto) | 7,42% | 3,32% | 5,40% | -10,54% | 6,92% |
Crescita (Bilanciato) | 10,54% | 5,30% | 6,86% | -12,08% | 7,89% |
Dinamico (Azionario) | 12,79% | 5,03% | 11,54% | -11,46% | 10,19% |
A questo punto però ci viene in aiuto il sito della COVIP ove potete trovare i dati storici dei fondi pensione.
COVIP
La Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) è un’Autorità pubblica che vigila sulle forme pensionistiche complementari (fondi pensione).
Il suo scopo principale è assicurare la sana e prudente gestione di questi fondi, garantendo il buon funzionamento del sistema e la tutela degli iscritti e dei beneficiari.
In altre parole, la COVIP monitora l’operato dei fondi pensione per garantire che siano gestiti in modo corretto e a vantaggio dei partecipanti.
Qui di seguito trovati i dati riportati dalla COVIP, non sono molto aggiornati ma permettono di vedere un arco di tempo più lungo.
Comparto | 2017-2021 | 2012-2021 |
Conservativo | 0,21% | 1,49% |
Sviluppo | 3,29% | 4,01% |
Crescita | 4,96% | 5,81% |
Dinamico | 6,44% | 7,40% |
Come sempre ti ricordo che i rendimenti passati non sono quelli futuri ma danno solo un’idea di come sono andate le cose.
Come esercizio ho provato a ricalcolare i rendimenti con i dati dal 2019 al 2023 e le percentuali si abbassano un po’ rimanendo comunque dignitose.
Per semplicità nei calcoli ho ipotizzato di aderire con 1000 € il primo anno e non fare altri investimenti (cosa inverosimile in un fondo pensione chiuso ove devo sempre versare il TFR):
Comparto | Anno 0 | Dopo 5 anni (2019-2023) | Guadagno 5 anni | Guadagno annualizzato |
Conservativo | 1.000 € | 974,27 € | -2,57% | -0,52% |
Sviluppo | 1.000 € | 1.118,92 € | 11,89% | 2,27% |
Crescita | 1.000 € | 1.179,86 € | 17,99% | 3,36% |
Dinamico | 1.000 € | 1.289,13 € | 28,91% | 5,21% |
In definitiva quale comparto scegliere di un fondo pensione?
Sapete che non posso dare raccomandazioni su quale comparto scegliere ma posso esprimere le mie opinioni e di seguito troverete qualche spunto.
In termini generali va ricordato che il comparto conservativo (garantito), quando sono stati studiati i fondi pensione 20 anni fa, nasceva per tutelare quei lavoratori che aderivano al fondo ma non esprimevano una preferenza.
Nel tempo, come si vede da queste percentuali, si è dimostrato però inefficace e ora si sta discutendo se abbia senso modificarne i connotati.
Considera che oggi circa un 30% degli aderenti utilizza il comparto garantito finendo per avere rendimenti peggiori di quelli che avrebbe lasciando il TFR in azienda/INPS).
Tendenzialmente, se avete tanti anni avanti a voi, i comparti con una maggiore quota azionaria sono quelli che alla lunga garantiranno un rendimento più alto anche se, durante gli anni, avranno fluttuazioni maggiori (e quindi verranno definiti più rischiosi).
Io ho deciso di partire in questo modo, ad oggi l’INPS mi dice che dovrò lavorare altri 20 anni e quindi per quel che mi riguarda il comparto dinamico è quello giusto per me.
Quando scegliete un comparto andate a vedere quali sono i benchmark di riferimento e come è composto.
Ad esempio quando si pensa al reparto azionario, che per il Fon.te è il dinamico, possiamo immaginare che investa 100% in azioni ma non è così.
Fon.te. ad esempio ha un comparto azionario che, dal mio punto di vista, è molto conservativo essendo composto per il 50% da obbligazioni e “solo” il 50% da azioni.
Ricordate infine che ogni iscritto ha la possibilità di variare il proprio comparto una volta all’anno.
Alcuni fonti, se non sapete cosa scegliere, offrono l’opzione Lifecycle che vi risparmia la fatica, sebbene minima, di seguire gli andamenti dei mercati.
Strategia Life Cycle
La strategia Life Cycle nei fondi pensione è un approccio di investimento che si modifica nel tempo in base all’età dell’investitore.
In pratica, consiste nell’adottare una linea di investimento con una percentuale di rischio potenzialmente più elevata quando si è giovani e poi ridurla gradualmente avvicinandosi al pensionamento.
Questo permette di ottimizzare i rendimenti nel lungo periodo, ricordate che la relazione tra rischio e rendimento è fondamentale: maggiore è il rischio, maggiore può essere il rendimento potenziale.
La strategia è interessante però io preferisco non farla applicare da un algoritmo che si baserà unicamente sulla mia età per la scelta del comparto.
Da un lato può essere giusto ridurre il rischio se mancano pochi anni alla pensione ma ad esempio ha poco senso farlo se questo avviene in un anno ove il rendimento è negativo (ad esempio il 2022), in quel caso io avrei aspettato per vedere la ripresa del mercato (che in questo caso è arrivata subito nel 2023).
Quindi se volete fare scelte consapevoli non attivate la strategia Life Cycle, se invece non volete preoccuparvi e far fare tutto al fondo potrebbe essere l’opzione giusta per voi.
Detto questo fate le vostre valutazioni e vedete, dopo aver valutato in maniera consapevole, la soluzione giusta per voi e decidete quale comparto scegliere di un fondo pensione.
Ogni scelta è personale commisurata al vostro grado di rischio e alla vostra età.