Bentornati su capitalmente, il vostro blog di finanza personale che tra un articolo e l’altro cerca di spiegarvi il fantastico mondo della finanza personale e per quale motivo è così importante conoscerlo, oggi parliamo di cosa si intende per correlazione tra asset class.
Non preoccupatevi, sebbene vi facciano credere che la finanza sia un argomento complicato sappiate che con un po’ di applicazione e con l’aiuto di questo blog potrete uscirne vincitori, ma torniamo a noi e a cosa si intende per correlazione tra asset class.
Che cosa sono le asset class
Le asset class sono gruppi di investimenti che hanno caratteristiche simili e si comportano in modo simile sul mercato.
Le asset class rappresentano le diverse opportunità di investimento che si possono sfruttare per ottenere dei rendimenti in funzione del rischio. Possono essere classificate in base a diversi criteri, come la natura, la liquidità, il rendimento, il rischio, la correlazione e la fiscalità degli investimenti.
Le principali asset class sono: azioni, obbligazioni, liquidità, immobili, materie prime e criptovalute. Ogni asset class ha dei vantaggi e degli svantaggi e la scelta di investire in una o più di esse dipende dagli obiettivi, dal profilo di rischio e dall’orizzonte temporale dell’investitore.
Nessuna di queste asset class presa singolarmente è in grado di garantire crescita costante e tutte le asset class sono soggette a rischi e volatilità che possono erodere il valore del portafoglio.
Prima di vedere cosa si intende per correlazione tra asset class vi spiego quali sono le principali asset class.
Azioni
Le azioni rappresentano la proprietà di una partecipazione in un’azienda. I loro prezzi variano in base all’offerta e alla domanda sul mercato, gli investitori possono guadagnare tramite il pagamento di dividendi o dalla vendita di azioni a un prezzo maggiore di quello iniziale.
Le azioni sono influenzate da fattori interni ed esterni, come le performance aziendali, le condizioni economiche, le aspettative degli investitori, le notizie, gli eventi geopolitici e le crisi.
I rischi principali che corrono sono:
- Rischio di mercato: Le azioni possono essere influenzate da fluttuazioni di mercato impreviste.
- Rischio aziendale: Le performance finanziarie di un’azienda possono influenzare il valore delle azioni.
- Rischio di settore: Alcune industrie possono essere più volatili di altre.
- Rischio di liquidità: Potresti non essere in grado di vendere le azioni al prezzo desiderato. Investire in azioni richiede lungimiranza e pazienza per ottenere rendimenti nel tempo.
Le azioni sono anche soggette a cicli di mercato, che alternano fasi di euforia e di depressione. Le azioni hanno una correlazione positiva tra loro, il che significa che tendono a muoversi nella stessa direzione.
Obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli di debito. Quando si acquista un’obbligazione, si presta denaro all’emittente dell’obbligazione (che può essere uno Stato, un’impresa, un ente sovranazionale o una banca) per un determinato periodo di tempo. In cambio, l’emittente si impegna a restituire il capitale alla scadenza e a pagare degli interessi nel frattempo.
Le obbligazioni sono considerate investimenti a basso rischio e a basso rendimento, in quanto offrono una certa stabilità e una rendita periodica. Tuttavia, le obbligazioni non sono esenti da rischi, tra questi ad esempio possiamo ricordare:
- Rischio di credito (o emittente): è la possibilità che l’emittente non sia in grado di onorare il debito.
- Rischio di tasso di interesse: è la possibilità che il valore delle obbligazioni diminuisca a seguito di un aumento dei tassi di interesse.
- Rischio di inflazione: è la possibilità che il potere d’acquisto delle obbligazioni si riduca a causa dell’aumento del livello dei prezzi.
Strumenti di liquidità
Gli strumenti di liquidità sono asset finanziari che possono essere facilmente convertiti in denaro contante senza perdita di valore. Questi includono contanti, conti correnti, depositi a termine, titoli del mercato monetario e altri strumenti simili.
La liquidità è importante per avere una riserva di emergenza, per soddisfare le esigenze di cassa e per approfittare di opportunità di investimento. Tuttavia, la liquidità ha anche degli svantaggi, tra cui il basso rendimento, il costo di opportunità e il rischio di inflazione.
Questi strumenti presentano rischi minimi rispetto agli altri asset ma di conseguenza hanno rendimenti molto bassi, a volte nulli, che oltre a non farci guadagnare ci fanno perdere spesso potere d’acquisto per effetto dell’inflazione.
Materie prime (o commodities)
Le materie prime includono beni fisici come oro, argento, petrolio, gas naturale, grano, mais, ecc. Gli investitori possono guadagnare denaro speculando sulle variazioni dei prezzi di queste materie prime.
Tra le materie prime l’oro va menzionato sicuramente a parte, l’oro è tradizionalmente considerato una delle asset class più stabili e affidabili. È spesso definito come un “rifugio sicuro” in tempi di incertezza economica e volatilità del mercato. L’oro tende a ridurre la volatilità di un portafoglio.
Le materie prime offrono la possibilità di diversificare il portafoglio, di proteggersi dall’inflazione e di sfruttare le tendenze di domanda e offerta.
Investire in materie prime può comportare diversi rischi. Ecco alcuni dei principali:
- Volatilità dei prezzi: I prezzi possono cambiare rapidamente in risposta a vari fattori, tra cui cambiamenti nelle condizioni di mercato, eventi geopolitici, condizioni climatiche, e variazioni dell’offerta e della domanda.
- Rischi esterni: Le materie prime possono essere influenzate da una serie di fattori esterni, come le politiche governative, le fluttuazioni dei tassi di cambio, e le condizioni economiche globali.
- Rischio di interruzione della fornitura: L’incertezza e le difficoltà nel reperire materie prime, con conseguente aumento dei prezzi, possono portare a un rischio di interruzione nella fornitura.
- Assenza di un reddito periodico: A differenza di altri investimenti come le azioni o le obbligazioni, le materie prime non forniscono un reddito periodico come i dividendi o gli interessi.
Real estate (immobili)
Gli investimenti immobiliari si riferiscono agli investimenti in immobili, come case, appartamenti, uffici, terreni, ecc. Gli investitori possono guadagnare denaro attraverso l’apprezzamento del valore dell’immobile nel tempo, l’affitto o la vendita dell’immobile.
In Italia si tende a pensare che l’investimento nel “mattone” sia l’investimento più sicuro ma non è così, anche gli investimenti immobiliari hanno diversi rischi associati come ad esempio:
- Rischio insoluto: La difficoltà di vendere rapidamente un immobile può portare a mancati incassi o perdite finanziarie. L’investimento in immobili è illiquido, un bene illiquido è un tipo di investimento che comporta difficoltà nel convertirlo rapidamente in denaro liquido. In altre parole, possiede una scarsa liquidità, rendendo difficile o impossibile venderlo o riscattarlo velocemente.
- Rischio concentrazione: Investire troppo in un singolo immobile può esporre a rischi specifici legati a quella proprietà, come la sua posizione o la domanda di mercato che nel tempo potrebbe decrescere piuttosto che aumentare portando ad una svalutazione.
- Rischio rendita negativa: Se gli affitti non coprono i costi di manutenzione e gestione, si può incorrere in una rendita negativa.
- Rischi di svalutazione: Spesso gli immobili, specialmente la casa in cui viviamo, sono soggetti a svalutazione dovuti al tempo che passa.
Criptovalute
Le criptovalute sono considerate una nuova asset class emergente nel mondo degli investimenti. Sono una forma di valuta digitale, decentralizzata basata sulla tecnologia blockchain. Questa asset class è nota per la sua elevata volatilità e per il quadro normativo in continua evoluzione.
La criptovaluta più famosa è sicuramente bitcoin con in pochi anni è passata dal valore di pochi centesimi a oltre 60.000 € attraversando però oscillazioni mostruose.
La loro capitalizzazione di mercato complessiva continua a crescere, avendo raggiunto quasi i 2 triliardi di € a febbraio 2024. Recentemente, la quotazione ufficiale di un ETF sul Bitcoin ha segnato un passo importante, portando le criptovalute in una posizione di maggiore legittimità e visibilità. Questo evento ha contribuito a riconoscere ufficialmente le criptovalute come una nuova asset class, interessante soprattutto per una nuova generazione di investitori.
Le criptovalute sono un asset fortemente volatile che presenta questi rischi:
- Volatilità del mercato: Le criptovalute sono estremamente volatili, con rapidi aumenti e diminuzioni di valore. Questo può portare a significative perdite di investimento.
- Irreversibilità delle transazioni: Una volta che le transazioni con criptovalute sono state inviate, non possono essere annullate. Questo aumenta il rischio di perdite in caso di errori o frodi.
- Sicurezza: I furti di criptovalute e le frodi sono rischi reali. Gli attacchi informatici verso piattaforme di scambio possono portare alla perdita di fondi significativi.
- Truffe: L’aumento delle truffe legate alle criptovalute è un altro rischio significativo, con un impatto maggiore sui soggetti più giovani.
Ma cosa si intende per correlazione tra le asset class?
Quando si parla di asset allocation e si deve strutturare un portafoglio la scelta e il bilanciamento di questi strumenti è essenziale. Tutti gli asset presi singolarmente non garantiscono spesso la giusta riduzione della volatilità ma è la combinazione tra loro ad assicurare minori rischi mantenendo una buona redditività.
I mercati inesorabilmente andranno giù e su nel tempo e su questo non possiamo farci nulla, per minimizzare i rischi è necessaria la giusta diversificazione degli investimenti, cercando asset tra loro poco correlati.
Quando si dice che due asset sono correlati, si intende che i loro movimenti di prezzo tendono a muoversi insieme in una certa misura.
Se due asset sono positivamente correlati, significa che quando il prezzo di un asset aumenta, il prezzo dell’altro asset tende ad aumentare anche esso. Al contrario, se due asset sono negativamente correlati, significa che quando il prezzo di un asset aumenta, il prezzo dell’altro asset tende a diminuire.
Misurazione della correlazione tra asset class
La correlazione viene misurata con un coefficiente di correlazione, che varia da -1 a +1.
Ecco alcuni punti chiave:
- Correlazione positiva: Se due asset class hanno una correlazione pari a 1, si muovono perfettamente in sincronia. Quando una sale, l’altra sale allo stesso modo.
- Correlazione negativa: Se la correlazione è pari a -1, le due asset class si muovono in direzioni opposte. Quando una sale, l’altra scende.
- Assenza di correlazione: Una correlazione pari a 0 indica che non c’è alcuna relazione tra le due asset class
È importante notare che la correlazione è una misura di associazione statistica e non implica necessariamente causalità. Inoltre, la correlazione può cambiare nel tempo a causa di vari fattori di mercato.
Esempi di correlazione tra asset class
- Azione e obbligazione: Le azioni e le obbligazioni spesso hanno una correlazione negativa. Quando il mercato azionario scende, i prezzi delle obbligazioni tendono a salire, fornendo un effetto di ammortizzazione.
- Oro e azioni: L’oro è spesso considerato un bene rifugio. Quando le azioni sono sotto pressione, il prezzo dell’oro può aumentare, creando una correlazione negativa.
- Immobili e azioni: Gli investimenti immobiliari e le azioni hanno spesso una bassa correlazione. I prezzi degli immobili possono muoversi in modo indipendente rispetto al mercato azionario.
In conclusione
Vedremo in futuro come calcolare la correlazione tra le varie asset class, se nel frattempo se avete qualche curiosità potete dare un’occhiata a questo video.
Ora che sapere cosa si intende per correlazione tra asset class, saprete tenerne conto quando andrete a strutturare il vostro portafoglio di investimento.
Contrariamente a quanti molti credono non è necessario essere mostri della finanza per padroneggiare questi argomenti. Basta un po’ di attenzione e conoscere le principali linee guida, dopodiché dobbiamo ricordare che il mercato è irrazionale e imprevedibile e una buona diversificazione e lungo periodi di investimento nel mercato fanno dei vostri investimenti dei “buoni investimenti”.
1 Commento
Franz
7 mesi faVeramente un articolo ricco di spunti e interessante, non vedo l’ora di leggere il prossimo