Benvenuti su capitalmente, il vostro blog di finanza personale, dopo aver parlato di cosa sono i fondi pensione e di quale sia la tassazione molti si chiedono se e come avere un anticipo del fondo pensione.
Contrariamente a quello che molte persone pensano è possibile farlo e nei prossimi paragrafi vedremo insieme tutti i dettagli su come avere un anticipo del fondo pensione.
I fondi pensione sono come salvadanai giganti per quando smetti di lavorare. Sono nati perché la pensione dell’INPS non basta sempre a coprire le spese come abbiamo visto nell’articolo che spiega perché devi investire.
Visto che nei fondi pensione chiusi, una volta attivati, è possibile investire il TFR, era importante dare al lavoratore la possibilità di avere delle anticipazioni per far fronte ad emergenze o necessità particolari, analogamente a quello che avviene con il TFR lasciato in azienda o all’INPS.
Ma vediamo come avere un anticipo del fondo pensione e quali tassazioni vengono applicate.
Anticipi del fondo pensione
Gli anticipi sul fondo pensione possono essere richiesti, anche più volte, per:
- Spese sanitarie.
- Acquisto casa e ristrutturazione.
- Spese generiche.
Ogni anticipo ha un percentuale massima richiedibile, ad esempio per le spese generiche del 30%.
E’ possibile chiedere più volte l’anticipo ma tenete in considerazione che, se avete già richiesto l’anticipo del 30%, e dopo un anno lo chiedete ulteriormente, l’anticipo verrà concesso senza problemi ma non sarà pari al 30% di quanto presente sul fondo, ma sarà propozionale a quanto avrete maturato in più rispetto al 30 % già ricevuto.
Anticipi per spese sanitarie
E’ possibile chiedere un anticipo fino al 75% della posizione maturata per le spese sanitarie in seguito a gravi situazioni, per terapie o interventi straordinari che riguardano l’iscritto, il coniuge o i figli.
Questo anticipo, contrariamente agli altri, è richiedibile in qualsiasi momento e segue la tassazione standard dei fondi pensione dal 15 al 9%, se avete qualche dubbio sulla tassazione dei fondi pensione vi invito a consultare l’articolo della settimana scorsa.
Anticipi legati alla casa
Gli anticipi possono essere richiesti per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, sia per sé che per i propri figli. La somma massima erogabile come anticipo corrisponde fino al 75% del valore accumulato nel fondo pensionistico.
Per poter richiedere questa tipologia di anticipi è indispensabile avere un’anzianità di almeno 8 anni alle forme di pensione complementare e la tassazione applicata su questo anticipi è del 23%
Questo implica che, se ho 2 fondi pensione, il primo aperto da 15 anni e il secondo solo da 5 anni, posso richiedere l’anticipo fino al 75% per entrambi i fondi pensione.
Anticipi generici
Dopo 8 anni di partecipazione alle forme di pensione complementare è possibile chiedere anticipi fino al 30% per motivi generici senza necessità di presentare alcuna documentazione.
Anche in questo caso, come per gli anticipi legati alla casa, la tassazione è dl 23%.
Riscatto del fondo pensione
Se un aderente perde i requisiti di partecipazione alla forma pensionistica complementare (ad esempio per licenziamento o disoccupazione) può richiedere il riscatto della sua posizione seguendo determinate condizioni.
Riscatto parziale
E’ possibile chiedere il riscatto parziale del 50% della posizione individuale maturata in diversi casi:
- Disoccupazione per un periodo compreso tra 12 e 48 mesi.
- Discontinuità lavorativa legata a procedure di mobilità.
- Cassa integrazione ordinaria/straordinaria di almeno 12 mesi.
In questo caso non vi è alcun minimo di anni per poter chiedere il riscatto parziale e la tassazione applicata è quella agevolata dei fondi pensione dal 15% al 9% (dal 16° anno di iscrizione l’aliquota del 15% è ridotta ogni anno dello 0,30%, fino a un minimo del 9%).
Riscatto totale
Analogamente a quanto sopra è possibile chiedere il riscatto totale della posizione maturata in questi casi:
- Se il periodo di disoccupazione è superiore a 48 mesi.
- Nel caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo.
- Nel caso di cambio di contratto.
- Dimissioni.
- Licenziamento.
- Nel caso di morte dell’aderente.
La tassazione è la medesima descritta per il riscatto parziale tranne in caso di cambio contratto, dimissioni o licenziamento, in questi 3 casi la tassazione è del 23%.
Vi allego uno schema riepilogativo che spero possa aitarvi a fare chiarezza.
Trasferimento del fondo pensione
I trasferimenti dei fondi pensione consentono di spostare la posizione individuale maturata verso un’altra forma pensionistica integrativa.
Questa operazione permette di mantenere l’anzianità di partecipazione nel sistema della previdenza complementare, condizione fondamentale per non perdere l’anzianità acquisita e avere, tra gli altri, i vantaggi legati alla tassazione agevolata che decresce dopo 15 anni.
Trasferimento per perdita di requisiti di partecipazione
E’ possibile fare il trasferimento integrale della posizione individuale in caso di cambio dell’attività lavorativa.
Essendo un trasferimento non vi sono tasse da pagare in quanto il capitale viene semplicemente trasferito da un fondo all’altro.
Trasferimento dopo 2 anni
Dopo 2 anni dall’adesione a un Fondo pensione, è possibile trasferire liberamente l’intera posizione individuale a un’altra forma pensionistica.
Anche in questo caso, come il trasferimento precedente, non ci sono tasse da pagare.
Reintegro del capitale
Una nota a margine spetta al tema del reintegro del capitale. Se hai richiesto un’anticipazione dal tuo fondo pensione, puoi reintegrare le somme in qualsiasi momento, anche parzialmente, per ricostituire la tua posizione contributiva e quindi per avere una pensione integrativa maggiore al termine della mia vita lavativa.
A coloro che reintegrano le somme precedentemente richieste come anticipazione, spetta un credito d’imposta pari all’imposta versata al momento dell’anticipazione, ovviamente in proporzione all’importo reintegrato.
Nella dichiarazione dei redditi è necessario indicare il reintegro delle anticipazioni per fruire del credito di imposta.
In alcuni casi è possibile un reintegro anche in caso di riscatti, come in caso di prolungata disoccupazione o invalidità permanente grave. Tuttavia, le regole specifiche per il reintegro in caso di riscatti possono variare a seconda del fondo pensione e della legislazione vigente, quindi è importante necessario le condizioni applicabili con il proprio fondo pensione.
In conclusione
Abbiamo quindi visto come sia semplice avere un anticipo del fondo pensione, questo a mio avviso dovrebbe sgomberare ogni dubbio sulla bontà di questi strumenti che nascono per garantirci una pensione integrativa ma che all’occorrenza possono essere usati per far pronte ad emergenze nostre o dei nostri cari.
Ricorda che l’anticipo del fondo pensione è una decisione che può influenzare il tuo benessere finanziario futuro ed è quindi opportuno valutare attentamente quando farne ricorso o meno.
Anche per oggi è tutto, se avete dubbi lasciate pure un commento, spero di rivedervi presto su capitalmente, il vostro blog di finanza personale a porta di click.