In questo blog parlo di finanza personale, ma perchè è necessario investire ai giorni nostri?
Tutti parlano di Intelligenza Artificiale quindi vediamo cosa risponderebbe Chat GPT a questa breve domanda: “Perchè è necessario investire”?
Investire i propri soldi è di fondamentale importanza per diversi motivi. Ecco alcune ragioni per cui dovresti considerare di investire:
Inflazione: I soldi fermi in conto corrente o sotto il materasso perdono valore nel tempo a causa dell’inflazione.
Obiettivi finanziari: Investire ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
Tempo libero e sicurezza finanziaria: Un buon investimento può fornirti una maggiore disponibilità finanziaria. Questo ti permette di dedicare più tempo alle tue passioni, alla tua famiglia e agli amici.
In realtà Chat GPT da una risposta più estesa, dalla quale però ho preferito escludere le cose che mi sembravano superflue e fuori tema e non inerenti alla domanda chiave e cioè perché è necessario investire i propri soldi.
In generale ma soprattutto per noi italiani è necessario investire per questi fondamentali problemi:
- Incidenza del debito pubblico
- Inflazione
- Stagnazione dei salari
- Pensioni
Queste sono le quattro ragioni che dovrebbero spingere ognuno di noi ad investire nel lungo termine i propri risparmi, ma vediamole più da vicino.
Incidenza del debito pubblico
Il debito pubblico italiano è il debito che il nostro stato ha contratto nei confronti di investitori istituzionali e retail per finanziare la propria amministrazione, sanità, opere pubbliche, della previdenza e così via che non riesce a finanziare con il solo gettito fiscale (le tasse).
Il problema è che negli ultimi ottanta anni la situazione è precipitata e oggi ci troviamo ad avere un debito pubblico pari al 145% del nostro PIL contro una media europea del 95%, in pratica l’Italia produce 1.900 miliardi di euro all’anno e il suo debito ammonta a 2.700 miliardi di euro.
Un debito molto alto come quello italiano costituisce una zavorra incredibile alla crescita economia e limita la possibilità di fare investimenti, specialmente in un contesto come quello attuale ove la BCE ha aumentato i tassi di interessi.
Tassi di interessi più alti implicano più interessi da pagare sul debito e, salvo tagli alla spesa pubblica, maggiori tasse per i cittadini.
Tutto questo ci porta in una situazione nella quale è difficilissimo realizzare le riforme che servirebbero al paese con gravi ripercussioni per le generazioni future che si troveranno quasi sicuramente a far fronte e una continuo aumento della pressione fiscale.
Inflazione
L’inflazione è un concetto fondamentale in economia. L’inflazione indica un aumento generalizzato dei prezzi nel tempo. Non riguarda solo il prezzo di singoli prodotti, ma coinvolge molti beni e servizi. In pratica, l’inflazione riduce il valore della moneta nel corso del tempo.
Immagina di avere 1000 euro oggi, se l’inflazione è al 10%, l’anno prossimo quegli stessi 1000 euro ti permetteranno di acquistare solo l’equivalente di 900 euro di prodotti, poiché i prezzi saranno aumentati del 10%.
In sintesi, l’inflazione è un fattore cruciale da considerare quando si pianifica il proprio futuro finanziario. Investire può aiutarti a superare l’inflazione e far crescere i tuoi risparmi, non investire significa inesorabilmente diventare più poveri e non mettere a frutto i soldi che con tanta fatica siamo riusciti a risparmiare.
Stagnazione dei salari
In un contesto come quello che abbiamo descritto i salari sono tra i primi a pagarne le conseguenze, e come sapete quelli del nostro paese sono quelli che, tra i membri del G7, crescono meno senza riuscire a tenere il passo con l’inflazione.
Quindi più passa il tempo più i nostri stipendi perdono potere di acquisto e i nostri risparmi perdono di valore a causa dell’inflazione.
Pensioni
Altro grande problema italiano è legato alle difficoltà del sistema pensionistico dovuto principalmente all’allungamento delle aspettative di vita e alla riduzione demografica in atto.
Quindi da un lato viviamo di più e quindi lo Stato deve elargire più a lungo le pensioni, e dall’altro la diminuzione delle nascite con la conseguente riduzione della popolazione che lavora, rispetto a coloro che sono già in pensione, rischiano di portare il sistema al collasso.
Per queste ragioni negli anni ’90, precisamente nel 1996, si è passati al sistema pensionistico contributivo, in pratica si percepisce una pensione commisurata con quanto versato negli anni. Questo è particolarmente impattante per le nuove generazione che, nei primi anni lavorativi hanno contratti e stipendi molto bassi per i quali la scarsa contribuzione porterà poi una pensione altrettanto scarsa.
La crisi delle nascite fa il resto, nel passato l’elevato numero di figli per famiglia permetteva un ricambio generazionale e al sistema di stare in piedi. Oggi si fanno meno figli e siamo così arrivati ad avere 16 milioni di pensionati contro appena 22 milioni di lavoratori con la previsione che questo rapporto vada a ridursi ulteriormente nei prossimi anni.
Per questi motivi stiamo assistendo e assisteremo all’innalzamento continuo dell’età pensionabile, personalmente questo non mi infastidisce molto, ora ho 48 anni con ben 27 anni contribuzione alle spalle, il solo pensiero di andare in pensione a 68 anni con ben 47 anni di contributi mi manda nello sconforto più totale.
Quindi ecco spiegato perché è necessario investire
Dopo aver elencato questi quattro problemi spero che sia chiaro perché è necessario investire.
Investire significa per prima cosa combattere l’inflazione per far crescere, o almeno mantenere, il potere di acquisto dei nostri soldi.
Investire significa mettere da parte le risorse economiche necessarie per far fronte ai problemi atavici del paese e costruirsi una pensione e un tenere di vista che non dipenda unicamente dalla Stato, anche perché chissà cosa succederà nei prossimi anni.
Spero che il quadro sia chiaro e spero che abbiate finalmente capito perché dobbiamo investire i nostri soldi. Nei prossimi articoli vedremo che non servono grandi capitali ma che la costanza e il tempo permetto di far diventare piccole somme un discreto patrimonio, certo più soldi risparmio e più patrimonio riesco a mettere da parte.
Posso farvi questo piccolo esempio per introdurre il favoloso effetto dell’interesse composto che affronteremo nei prossimi articoli, investendo 100 € al mese e ipotizzando una crescita media del 7% annua, per merito dell’interesse composto avrei:
- tra 20 anni 52.600 euro (a fronte di 24.000 investiti)
- tra 30 anni 121.800 euro (36.000)
- tra 40 anni 256.300 euro (48.000)
- tra 50 ben 522.000 euro (60.000)
Se investissi 200 euro al mese avrei:
- tra 20 anni 105.200 euro (48.000)
- tra 30 anni 242.500 euro (72.000)
- tra 40 anni 512.600 euro (96.000)
- tra 50 ben 1.005.000 euro (120.000)
Questi importi sono al lordo della tasse e senza considerare l’inflazione che ovviamente ne prossimi anni eroderà il nostro potere di acquisto.
Vi rimando ai prossimi articoli nei quali continueremo ad affrontare questi temi di finanza personale e investimento.