Bentornato su Capitalmente, il tuo blog di finanza personale che, un passo alla volta, ti insegna a strutturare un portafoglio di investimento e come calcolare la correlazione tra gli asset. Oggi voglio parlarti e farti una breve recensione de “Il piccolo libro dell’investimento” un libro scritto dalla John Bogle, il padre e inventore dei fondi di investimento passivi.
Il mondo poteva fare a meno di questa mia breve recensione de “Il piccolo libro dell’investimento” ma devo pur produrre qualcosa per il blog?!?
John Bogle ha pubblicato il libro “The Little Book of Common Sense Investing” per la prima volta nel 2007.
Una seconda edizione aggiornata e rivista è stata pubblicata nel 2017 e la traduzione in italiano dal nome “Il piccolo libro dell’investimento” è stata pubblicata nello stesso anno.
Chi è John C. Bogle?
John Bogle era un imprenditore e filantropo statunitense, nato l’8 maggio 1929 e scomparso il 16 gennaio 2019. La sua fama è legata alla fondazione di The Vanguard Group, una delle più grandi società di investimento al mondo, e alla creazione del primo fondo indicizzato della storia.
Dopo aver completato i suoi studi in economia e investimenti alla Princeton University, Bogle ha iniziato la sua carriera alla Wellington Management. Tuttavia, dopo una fusione mal gestita che ha portato al suo licenziamento, Bogle ha deciso di fondare la sua società di fondi comuni di investimento, Vanguard Group, nel 1974.
Nel 1976 Vangard lancia il primo fondo indicizzato dal nome “First Index Investment Trust” (ora noto come Vanguard 500 Index Fund). Questo è stato il primo fondo indicizzato al mondo disponibile per gli investitori al dettaglio.
Don’t look for the needle in the haystack. Just buy the haystack!
Non cercare l’ago nel pagliaio. Compra direttamente il pagliaio!
Il fondo non venne accolto con entusiasmo immediato, anzi inizialmente l’idea di base del fondo, quella di acquistare e mantenere tutte le azioni del mercato invece di cercare di selezionare le “migliori”, venne ridicolizzata.
Nonostante queste critiche iniziali, il fondo ha dimostrato il suo valore nel corso del tempo. Da un modesto inizio con 11 milioni di dollari, i fondi indicizzati di Vanguard sono cresciuti fino a 18 miliardi di dollari nel 1995.
Oggi, i fondi indicizzati sono diventati una componente fondamentale del settore degli investimenti.
Che differenza c’è tra un Index Fund (Fondo Indicizzato) e un ETF?
Gli ETF di cui parliamo spesso e che costituiscono il mio strumento principale per gli investimenti di lungo termine, sono strumenti finanzi nati circa 15 anni dopo gli Index Funds.
Non vi sono grandi differenze tra Index Fund ed ETF in quanto sono entrambi strumenti di investimenti “passivi” a basso costo che replicano particolari indici di mercato.
Gli ETF possono essere acquistati e venduti come le azioni durante il giorno di trading, il che significa che il loro prezzo può fluttuare nel corso della giornata. D’altra parte, i fondi indicizzati vengono scambiati solo al prezzo di chiusura alla fine del giorno di trading.
Learn every day, but especially from the experiences of others. It’s cheaper!
Impara ogni giorno, ma soprattutto dalle esperienze degli altri. È più economico!
Alcuni principi cardine di cui parla il libro “Il piccolo libro dell’investimento”
Questo libro è un tesoro di informazioni sull’investimento indicizzato, una strategia che Bogle ritiene la chiave del successo finanziario, alcuni dei principi cardine sono:
- Investi in fondi indicizzati o ETF
- Investi a lungo termine
- Diversifica
Bogle sostiene che l’approccio più efficace all’investimento è possedere l’intero mercato, riducendo al minimo i costi associati alla gestione finanziaria.
Il libro fornisce una guida dettagliata su come implementare questa strategia nel tuo portafoglio, potenzialmente trasformando il tuo approccio all’investimento.
A mio avviso se sei un risparmiatore che si affida completamente a banche e fondi comuni, questo libro può darti un punto di vista diverso e farti capire perché investire in ETF è più conveniente che farlo in fondi comuni attivi.
E con questo si conclude la mia breve recensione de “Il piccolo libro dell’investimento”, spero che ti sia piaciuta o per lo meno che di abbia incuriosito. Come dico sempre, leggere e informarsi è fondamentale per far crescere la propria consapevolezza in ambito finanziario.
Anche per oggi è tutto, se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento o scrivimi un messaggio email, spero di rivederti presto su capitalmente, il tuo blog di finanza personale a porta di click.