Bentornato su Capitalmente, in questo periodo si sente parlare spesso di curva dei tassi invertita, ma cosa indica la curva dei tassi di interesse?
Si parla di curva dei tassi di interesse, in inglese yield curve, relativamente alle obbligazioni.
Possiamo rappresentare la curva con un grafico mettendo sulle ascisse le scadenze e sulle ordinate i rendimenti.
Unendo i punti otterremo una curva che può avere diverse forme e ci da l’indicazione del contesto macro economico in cui ci troviamo.
Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio cosa indica la curva dei tassi di interesse.
Cos’è la yield curve
La yield curve è una rappresentazione grafica che mostra il rendimento delle obbligazioni su varie scadenze, dal breve al lungo termine.
Solitamente, si fa riferimento ai titoli di Stato, considerati più sicuri, per costruire questa curva.
La scadenza più breve comunemente utilizzata è di 3 mesi, mentre la più lunga può arrivare fino a 30 anni.
La curva dei rendimenti è un indicatore chiave delle aspettative degli investitori riguardo ai tassi di interesse e alla politica monetaria.
Il livello e la pendenza della curva sono influenzati dai tassi a breve termine stabiliti dalle banche centrali e dalle aspettative sui tassi futuri.
Ci sono diversi siti online sui quali si possono verificare le curve dei rendimenti, come ad esempio TradingView dal quale estraggo un esempio sotto.
Forme della curva dei rendimenti
La curva dei rendimenti può assumere diverse forme, ognuna delle quali riflette diverse aspettative economiche:
- Normale: Pendenza positiva, con rendimenti a lungo termine più alti di quelli a breve termine. Indica aspettative di crescita economica stabile.
- Invertita: Pendenza negativa, con rendimenti a breve termine più alti di quelli a lungo. Spesso considerata un segnale di recessione imminente.
- Piatta: Rendimenti simili su tutte le scadenze, suggerendo incertezza economica.
- A gobba: Rendimenti a medio termine più alti di quelli a breve e a lungo. Indica volatilità e incertezza.
- A gobba invertita (oppure ad U): questa è la situazione attuale, ove, dopo una fiammata inflattiva troviamo i rendimenti a beve termine molto alti, per poi calare e ricrescere per quelli a lungo termine.
La curva dei tassi di Interesse: fattori determinanti
Diversi elementi influenzano la curva dei tassi di interesse, tra cui:
- Politica Monetaria: Le decisioni delle banche centrali sui tassi di interesse di riferimento incidono direttamente sulla forma della curva dei rendimenti. Ad esempio, un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) tende a far salire i tassi a breve termine.
- Inflazione: Le aspettative di inflazione giocano un ruolo cruciale. Se gli investitori prevedono un aumento dell’inflazione, richiederanno tassi di interesse più elevati per compensare la perdita di potere d’acquisto nel tempo.
- Crescita Economica: Una crescita economica sostenuta può portare a un aumento dei tassi di interesse a lungo termine, poiché gli investitori si aspettano rendimenti più alti in un contesto di espansione economica.
- Rischio di Credito: Il rischio percepito di insolvenza dell’emittente dell’obbligazione influisce sui tassi di interesse. Maggiore è il rischio di credito, più alti saranno i tassi richiesti dagli investitori per compensare il rischio aggiuntivo.
- Domanda e Offerta di Obbligazioni: Le dinamiche di domanda e offerta sul mercato obbligazionario possono causare variazioni nei tassi di interesse. Un’elevata domanda di obbligazioni tende a ridurre i tassi, mentre un’elevata offerta può aumentarli.
Questi fattori interagiscono tra loro, modellando la curva dei rendimenti in base alle condizioni economiche e alle aspettative degli investitori.
Gli investitori possono scegliere tra acquistare titoli a lungo termine o rinnovare periodicamente titoli a breve termine, basando le loro scelte sulle aspettative economiche.
Prevedere le recessioni con la curva dei rendimenti
Una curva dei rendimenti invertita è spesso vista come un indicatore di recessione.
La differenza tra il tasso a 10 anni e quello a 3 mesi, quando negativa, ha storicamente previsto recessioni future.
Nonostante la sua utilità, la curva dei rendimenti però non è infallibile.
Altri fattori, come interventi di politica monetaria non convenzionale e condizioni economiche globali, possono influenzare la sua forma.
Per esempio, che all’inizio dell’estate 2022 le aspettative erano per una recessione in USA nella prima metà del 2023, mentre abbiamo visto che il 2023 e anche il 2024 sono stati 2 degli anni più positivi per il mercato americano.
Perché monitorare la curva dei tassi di interesse
In conclusione, la curva dei rendimenti è uno strumento essenziale per interpretare le aspettative del mercato ma non è infallibile.
Comprendere la forma e le implicazioni della yield curve può aiutare gli investitori a prendere decisioni più informate e a prevedere possibili cambiamenti economici.
Nessuno può prevedere il futuro ma un investitore informato ha sicuramente delle nozioni utili per mantenere la rotta in contesti di mercato più complicati.
Anche per oggi è tutto, se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento sarò felice di risponderti, spero di rivederti presto su Capitalmente, il tuo blog di finanza personale a porta di click.
Ricordati, come sempre, che l’articolo non rappresenta una sollecitazione all’investimento ma è una mia opinione basata su dati e studi condotti nel tempo.