Bentornato su Capitalmente, visto che abbiamo parlato della gestione delle minusvalenze in finanza oggi vediamo perché le commissioni degli ETF generano minusvalenze.
Nell’articolo come gestire plusvalenze e minusvalenze avevo detto che “la minusvalenza è la differenza negativa tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso di un prodotto finanziario“, quindi ti chiederai perché le commissioni degli ETF generano minusvalenze nello zainetto fiscale?
Va detto che non è sempre così, ad esempio il mio broker Directa genera minusvalenze per le commissioni degli ETF mentre la mia banca, La Cassa di Ravenna, le considera per aumentare il valore di carico e non genera alcuna minusvalenza.
Quando le commissioni degli ETF generano minusvalenza
Vediamo un esempio di Directa ove gli acquisti degli ETF generano, dopo pochi giorni, minusvalenze pari al valore delle commissioni pagate.
Qui sotto trovi un esempio direttamente preso dal portale di Directa ove si vede l‘aumentare delle Minusvalenze a fronte di 4 acquisti di ETF.
Ti faccio notare, dall’esempi sottom che anche nelle vendite di ETF le commissioni pagate vanno ad aumentare le Minusvalenze.
Su Directa tutte le commissioni pagate per acquisti o vendite di ETF aumentano le minusvalenze dello zainetto fiscale.
Da quello che ho appreso da un amico anche altri broker, come ad esempio Fineco, utilizzano lo stesso trattamento per le commissioni degli ETF.
Quindi verrebbe da dire che è una cosa normale, dovuta al fatto che gli ETF sono strumenti finanziari che generano “Redditi da capitale” e quindi non possono compensare le minusvalenze, ma in realtà non è così.
Quando le commissioni degli ETF aumentano il prezzo medio di carico.
Ci sono altri istituti che invece gestiscono le commissioni degli ETF in modo diverso, ad esempio la mia banca, La Cassa di Ravenna.
In questo caso la commissione viene caricata sul valore di acquisto aumentando di conseguenza il prezzo medio di carico.
In questo esempio si acquistano 1600 azioni al prezzo di 3,7216 €
Sono poi applicate spese per 5,16 € e commissioni per 41,68 € per un totale complessivo di 6001,40 €.
Il prezzo medio di carico è pari a 3,751 €, pari a 6001,40 / 1600 (il valore non arrotondato è 3,750875 come vedi nell’immagine sopra).
Quindi il fatto che gli ETF siano strumenti finanziari che generano “Redditi da capitale” non è rilevante (salvo errori di uno dei due gestori di cui sopra…).
E’ quindi la banca o il broker che decide come trattare le commissioni per gli acquisti e le vendite degli ETF tra questo 2 opzioni:
- Generare una minusvalenza (come fa ad esempio Directa).
- Aumentare il prezzo medio di carico (come fa ad esempio La Cassa di Ravenna).
Gli ETC invece non generano minusvalenze
Mentre facevo le ricerche ho infine appurato che Directa, sebbene tratti le commissioni degli ETF come minusvalenze, non fa la stessa cosa con quelle degli ETC.
Le commessioni degli ETC infatti non generano minusvalenza ma aumentano il prezzo medio di carico.
Ti ricordo, anche se abbiamo visto che non è rilevante per questo ragionamento, che gli ETC sono strumenti finanziari che generano “Redditi diversi” che possono compensare le minusvalenza a differenza degli ETF che sono “Redditi da capitale”.
L’investimento per questi 2 acquisti è pari a 2003,25 € (commissioni incluse).
Il prezzo medio di carico è pari a 200,325 €, esattamente il costo totale incluse le spese (2003,25 ) diviso per le quantità (10).
Quindi perché le commissioni degli ETF generano minusvalenze?
Onestamente non sono riuscito a darmi una risposta perché come abbiamo visto non ci sono ragioni fiscali legate alla diversa gestione dei “Redditi da capitale” o “Redditi diversi”.
Personalmente mi piace di più la gestione che prevede l’aumento del prezzo medio di carico senza generare minusvalenze.
E’ vero che parliamo di poche centinaia di Euro però avrei preferito non dovermi preoccupare di dover vendere ad un certo punto qualcosa al fine di non perderle.
Ti ricordo infatti che lo stato prevede 4 anni per la compensazione delle minusvalenze, quindi minusvalenze generate nel 2024 dovranno essere compensate entro il 31 dicembre 2028.
Se su questo argomento ai dei dubbi ti rimando all’articolo Come gestire plusvalenze e minusvalenze ove ho già trattato questi temi.
Anche per oggi è tutto, se hai dubbi o suggerimenti sul perché le commissioni degli ETF generano minusvalenze, lascia pure un commento sarò felice di risponderti, spero di rivederti presto su Capitalmente, il tuo blog di finanza personale a porta di click.
Ricordati, come sempre, che l’articolo non rappresenta una sollecitazione all’investimento ma è una mia opinione basata su dati e studi condotti nel tempo.