Bentornato su Capitalmente, sai che gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti che replicano determinati indici e mercati, ma quali sono le modalità di replica degli ETF?

A mio avviso gli ETF sono degli strumenti fantastici per noi investitori e ti ho già mostrato perché sono più convenienti dei fondi comune di investimento a gestione attiva che di solito ti vengono proposti.

Esistono tantissimi ETF che replica gli indici in maniera diversa, in questo articolo ti spiegherò quali sono le 3 modalità di replica degli ETF.

Le tre diverse modalità di replica degli ETF

Gli ETF possono replicare un indice di riferimento attraverso tre principali metodologie:

  1. Replica fisica completa: L’ETF acquista tutti i titoli dell’indice nelle stesse proporzioni. Questo metodo è diretto e trasparente, ma può risultare costoso e complesso per indici con numerosi componenti.
  2. Replica fisica ottimizzata (campionamento): L’ETF seleziona solo alcuni titoli dell’indice, cercando di riprodurne la performance complessiva. Questo approccio riduce i costi di transazione e gestione, ma può introdurre un leggero errore di tracciamento.
  3. Replica sintetica: L’ETF utilizza strumenti derivati, come gli swap, per replicare la performance dell’indice senza possedere direttamente i titoli. Questo metodo può essere più efficiente in termini di costi e permette di accedere a mercati difficili da replicare fisicamente, ma comporta rischi di controparte.

Quali sono le modalità di replica degli ETF

Cosa si intende per errore di tracciamento (Tracking error)

Il tracking error è una misura statistica che indica quanto fedelmente l’ETF riesce a replicare l’indice che intende seguire.

Questo indicatore viene calcolato come la deviazione standard delle differenze di rendimento tra l’ETF e l’indice.

Un tracking error basso suggerisce che l’ETF segue l’indice in modo più preciso e coerente, mentre un tracking error elevato indica una maggiore variabilità nella replica dell’indice.

Il tracking error può essere sia a favore che a sfavore dell’investitore, l’ETF potrebbe quindi discostarsi dall’indice e performare meglio o peggio dello stesso.

Pro e contro della replica sintetica

E’ molto facile capire la modalità di replica fisica completa o ottimizzata (a campionamento) e anche per questo motivo si trovano molti più ETF con queste modalità che non con quella sintetica.

La replica sintetica in alcuni casi è indispensabile ma genera un po’ di scetticismo per via degli strumenti derivati che vengono usati.

Pro e contro della replica sintetica

Possiamo comunque riassumere questi vantaggi e svantaggi legati alla replica sintetica.

Vantaggi della replica sintetica

  1. Accesso a mercati complessi: La replica sintetica consente di ottenere esposizione a mercati o indici che sarebbero difficili o costosi da replicare fisicamente.
  2. Riduzione dei costi: Gli ETF sintetici spesso presentano costi di gestione inferiori rispetto agli ETF a replica fisica, poiché evitano le spese di transazione e di custodia dei titoli.
  3. Minore errore di tracciamento: Grazie all’uso di contratti swap, gli ETF sintetici possono replicare la performance dell’indice di riferimento in modo più accurato, riducendo l’errore di tracciamento.

Svantaggi della replica sintetica

  1. Rischio di controparte: Gli ETF sintetici sono esposti al rischio di controparte, ovvero il rischio che la banca o l’istituzione finanziaria con cui è stipulato il contratto swap non riesca a onorare i propri impegni.
  2. Complessità strutturale: La struttura degli ETF sintetici può essere più complessa e meno trasparente rispetto agli ETF a replica fisica, rendendo più difficile per gli investitori comprendere esattamente come vengono generate le performance.

Quali sono le modalità di replica degli ETF

Le diverse modalità di replica degli ETC

A causa della loro complessità e dei rischi coinvolti, gli ETF con replica sintetica sono visti meno favorevolmente dagli investitori, portando a una domanda inferiore rispetto agli ETF con replica fisica.

Al contrario gli ETC (Exchange Traded Commodities) usano molto di frequente la replica sintetica perché in molti casi sarebbe molto costoso se non impossibile farlo con replica fisica.

Gli ETC utilizzano principalmente due metodologie di replica:

  1. Replica fisica: Questo approccio comporta l’acquisto e lo stoccaggio fisico della materia prima sottostante, come oro o argento. È particolarmente utilizzato per i metalli preziosi, poiché il loro stoccaggio è relativamente semplice e meno costoso rispetto ad altre materie prime.
  2. Replica sintetica: Questo metodo impiega strumenti derivati, come contratti swap, per replicare la performance della materia prima senza possederla fisicamente. È comune per materie prime come petrolio o gas naturale, dove lo stoccaggio fisico sarebbe impraticabile e costoso.

Quindi quali sono le modalità migliori di replica degli ETF?

In generale possiamo dire che non c’è una soluzione migliore, ogni modalità di replica ha vantaggi e svantaggi che ogni investitore deve valutare.

Normalmente quando scegli un ETF devi guardare principalmente la sua dimensione e il suo TER e poi concentrarvi sugli altri aspetti quali la modalità di replica.

Esempio di ETF su SP500

In linea generale, come vedete dall’esempio sopra, la replica con Swap (sintetica) costa leggermente meno (parliamo però di 0,02% guardando i primi 2 ETF), questo ha portato a rendimenti leggermente maggiori negli ultimi 12 mesi.

Anche per oggi è tutto, se hai dubbi o suggerimenti lascia pure un commento sarò felice di risponderti, spero di rivederti presto su Capitalmente, il tuo blog di finanza personale a porta di click.

Ricordati, come sempre, che l’articolo non rappresenta una sollecitazione all’investimento ma è una mia opinione basata su dati e studi condotti nel tempo.